La Fallaci: farò saltare la moschea in Toscana
Oriana Fallaci si scaglia contro la costruzione di una moschea a Colle Val d'Elsa, sulle colline senesi, che dovrebbe essere completata nei prossimi mesi. «La faccio saltare», ha minacciato in un'intervista al settimanale New Yorker,
«non voglio vedere questa moschea molto vicina alla mia casa in Toscana: se sarò ancora viva andrò dai miei amici anarchici a Carrara e con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare in aria».
Il sindaco di Colle Val d'Elsa lancia un appello alla scrittrice: «Prima di criticare parli con noi».
Cosa cazzo avrà da dire il sindachetto del cavolo non è dato a sapere!
In Italia ci sono ancora uomini, pardon donne, con la capacità di reagire alla barbarie e uomini, pardon omuncoli, che come potere, dovere, obbligo istituzionale e correttezza morale usa "calarsi le braghe!!!"
:-(
3 comments:
guarda prendere ad esempio oriana fallaci non e' proprio il massimo!!!!!la contraddizione x eccellenza, ricordi il libro "niente e' cosi' sia"?ritrattato dalla signora che ultimamente ha creato un personaggio ke fa solo parlare di se'...
per il resto "siiiiii bruciamo tutto" usiamo la stessa strategia del terrore, sara' sikuramente produttiva...ke si facciano scoppiare i cervelli marci !!!!!!!
Un articolo deve saperti parlare.
Un articolo deve saperti coinvolgere.
Un articolo deve suscitare in te emozioni forti, non importa se di odio o di amore, ma deve saperti scuotere l'anima.
Un articolo deve farti dire "...ma che succede, è finito?" e deve farti girare la pagina alla ricerca di qualche altra riga, sperando in un errore da parte della Redazione.
Se ciò non succede allora si tratta di macchie di inchiostro in fogli bianchi!
A me la Fallaci crea le prime sensazioni gli altri, e tu sei con questi, contribuiscono a riempire le righe con futilità, inutilità, sciocchezze, superficialità, volubilità, irrilevanze, inconsistenze, vacuità, banalità, bazzecole (che brutta parola!), inezie, quinquilie (altra brutta parola!) .......;-(
non si scrive solamente per suscitare emozioni, si scrive anche per trovare delle soluzioni e confrontarsi...un giornalista dovrebbe avere in se' un'etica propria e non straparlare, criticare e inveire generalizzando situazioni , contribuendo a enfatizzare stereotipi che ledono la soggettivita' degli individui...se vuoi parlare o straparlare o esprimerti o urlare, scrivi pure, ma non per la stampa, ma per il cinema, [per il teatro...questo mondo sta cadendo a pezzi ed e' pieno di pregiudizi per causa del protagonismo di gente che ha sbagliato mestiere, o che cerca solo cio' che divide la gente, senza capire che il rispetto e' la chiave che apre ogni comunicazione...
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