Friday, January 01, 2010

AUGURI DA BOLOGNA


Ci sono città nel mondo, poche a dire il vero, da considerare bomboniere per come si presentano al turista, per come la gente lo accoglie e lo ospita.

Bologna è una di queste. Bologna è una bomboniera.

Ho trascorso la notte del 31 dicembre in Piazza Maggiore, dove, su di un lato, era allestito un palco da dove suonavano e cantavano le glorie della nazione: Lucio Dalla, i Negrita e qualche altro ancora dei quali non ricordo il nome ma senza, perciò, farmene una malattia.

Lucio, alla tastiera, inespressivo, quasi annoiato, superiore, a parer mio con l'espressione facciale ormai paralizzata da massicce dosi di botulino, cantava le canzoni che hanno già visto il trascorrere di intere ere geologiche, mentre dietro, proiettato su di un muro del palazzo, un enorme orologio digitale scandiva il tempo, ormai i pochi minuti, che segnalava l'avvicinarsi del nuovo anno.

Meno 3, meno 2, meno 1........AUGURI !!!

Un'esplosione di gioia e di brindisi e di felicità invade la piazza tutta. Una gioia falsa, a mio parere, fatta di risate artefatte, una gioia falsa perchè per la notte di capodanno si deve essere felici e gioiosi e ridere dell'evento e per l'evento.

Al centro di Piazza Maggioere, due grandi gruppi, di circa un centinaia di persone, cercavano di attirare, riuscendovi, l'attenzione su di loro. Il primo un gruppo di nordafricani, tusinini, marocchini, algerini - tanto sono tutti uguali quanto incivili - gridavano al mondo intero la loro gioia con bottiglie di spumantaccio nelle loro mani, il secondo fatto da cingalesi o mauriziani o indiani - tanto sono tutti uguali quanto inutili anche loro - cercava un sorriso condiviso da noi ormai sparuti indigeni.

Per la loro gioia, ai salti facevano seguire un lancio di bottiglie vuote, prima al centro della piazza poi verso qualche vetrina incrinandola, ma ciò era gioia, divertimento, quell'inarrestabile voglia di vivere.
Ma Bologna non sembra più una bomboniera, non lo è più, ma mi pare più la medina del Cairo o di Tunisi o di Algeri - tanto sono tutte città uguali e luride -.
Peccato!
E poi, dopo le risa o con le risa, vomito ed ancora urla e
N A U S E A
:-)