Di questi giorni e' la notizia che ricorre il cinquantenario della morte del compagno, grande comunicatore, Padre della Patria, Palmiro Togliatti, o se preferite Ercole Ercoli oppure Mario Correnti e, come se non bastasse, i cento anni dello scoppio della Grande Guerra (1914-1918).
Se non si sa chi sia quest'uomo - Palmiro Togliatti intendo - basta andare su Wikipedia per farsene un'idea. Ma non mi va di sprecare altri bit al riguardo.
Ciò che colpisce la mia attenzione sono i filmati che si possono vedere su youtube per entrambi gli accadimenti.
Al funerale di quest'uomo -sempre Palmiro Togliatti intendo - o di questi tre se preferite - per non essere di meno a Dio, suppongo - si possono contare migliaia di italiani addolorati, composti nel dolore, triti nell'animo per "la ferale scomparsa", ecc. ecc. ecc.
Le stesse persone, in ordine di migliaia, hanno partecipato al funerale del grand'uomo della 1ma Guerra, il Generalissimo Cadorna.
Ma proviamo a dire veramente chi sono stati questi Padrieterni.
Una parola li accomuna: macellai. Sono stati due macellai e basta.
Il primo, per molta paura, per non subire le purghe del suo collega macellaio Stalin, per non scomparire in qualche gulag siberiano preferì far subire le stesse purghe a migliaia di italiani colpevoli solo di avere combattuto in Russia durante da 2nda Guerra Mondiale perché comandati e li' spediti. Non mosse un dito per quei poveracci ed, anzi, si adopero', per puro tornaconto politico in patria, affinché di questi disgraziati si perdesse memoria.
Vigliacco. Porco. Bestia.
Di lui non volle saperne neanche il figlio peraltro dallo stesso abbandonato al suo destino. Morì in una clinica modenese, "pazzo".
Per conoscere le qualità militari, umane, del Generalissimo basta solo una parola: Caporetto.
Una infamia. Una vergogna tutta italiana ma non degli italiani.
Il Generalissimo ha il merito di aver mandato al massacro centinaia di migliaia di soldati italiani colpevoli di essere ignoranti, testardi, ottusi ma assolutamente coraggiosi e forti nell'animo e nel corpo.
Di questi italiani il maiale Cadorna ne disponeva la vita che spegneva con assalti frontali suicidi sulle linee nemiche o con decimazioni.
Eppure, basta vedere i filmati su youtube, al funerale di questo maiale parteciparono le alte cariche dello Stato di allora. Che vergogna !
Ma forse i filmati ufficiali non riflettono la verità o, comunque, tutta la verità.
Ricordo che il 2 agosto 1981 - anniversario della Strage alla Stazione di Bologna - mi trovavo proprio in quella città dove, in piazza Stazione, su di un palco dovevano prendere la parola per la circostanza un putrido ministro con un acquoso ventre ed una lurida scrofa di sinistra, comunista: Giovanni Spadolini e Nilde Iotti.
Ai due non interessava minimamente di ciò che era accaduto, dei morti, e della ferita alla città ma, in compenso, importava presentarsi come uniche soluzioni possibili al degrado, all'infamia delle destre e del terrorismo.
Il popolo, ricordo perfettamente, non gli credette ed incomincio' a fischiare, a gridare, quasi ad inveire contro i suini sul palco.
I due non potettero dir nulla. Scesero dal palco ed andarono via dentro le loro auto blu.
Non ebbi
NAUSEA
:-)