Ultimamente ho sentito un appello in televisione che ha attratto, e non poco, la mia curiosita.
Due ragazzine, non proprio graziose, una bionda e l'altra con capelli corti e castano scuro, ripresi da una telecamera fissa su di uno sfondo azzurro lanciavano un appello agli eredi del feroce Saladino siriano affichè quelle bestie si decidessero a rilasciare il proprio padre.
Le due ragazze hanno qualcosa che le accomuna nell'appello; uno "scazzamento" totale, una noia appiccicosa che non riescono a togliersi d'addosso. Mi aspettavo, da un momento all'altro, che una dicesse sottovoce all'altra: " ma che cazzo vogliono? che fai? ce ne andiamo?"
Le due ragazze hanno qualcosa che le accomuna nell'appello; uno "scazzamento" totale, una noia appiccicosa che non riescono a togliersi d'addosso. Mi aspettavo, da un momento all'altro, che una dicesse sottovoce all'altra: " ma che cazzo vogliono? che fai? ce ne andiamo?"
Riporto testualmente: “Siamo le figlie di Domenico Quirico, il giornalista inviato del quotidiano ‘La Stampa’ scomparso in Siria da 50 giorni. Nostro padre è venuto per raccontare all’Italia il dramma della Siria e del popolo siriano”.
“Chiediamo a chiunque abbia informazioni di aiutarci a ritrovarlo e riabbracciarlo. Chi ha sue notizie si rivolga alle autorità italiane".
"Papà, con mamma ti aspettiamo a casa.”.
Ora, chi di noi non conosce il grande, mitico, incommensurabile giornalista Domenico Quirico, il grande giornalista dei teatri di guerra che prende l'ultima intervista di chi muore in Libia o chissà dove? Perchè è un suo pensiero fisso raccontare la guerra con parole sue e solo come lui sa fare. Mi ricorda un po' un altro grande della storia della carta stampata, il grande Mastrogiacomo.
Io ne farei a meno di 'sti due geni ma lasciamo perdere e ritorniamo alle due addolorate figlie che tra lo "scazzamento" ed il colpo ad effetto ritengono terminare l'accorato appello alle bestie con un ruto: SHUKRAN.
Io ne farei a meno di 'sti due geni ma lasciamo perdere e ritorniamo alle due addolorate figlie che tra lo "scazzamento" ed il colpo ad effetto ritengono terminare l'accorato appello alle bestie con un ruto: SHUKRAN.
Non sarebbe bastato un "grazie" o, come ci ha insegnato Papa Francesco, un "buonasera"? No? Meglio ruttare in TV senza avere almeno l'educazione di mettere una mano davanti alla bocca? Che schifo! Ho
NAUSEA
:-(
5 comments:
Non si offenda, ho letto qualche suo post e Lei mi sembra uno che si sforza disperatamente, come uno stitico al cesso, di produrre opinioni offensive e menefreghiste, pensando di essere originale ed unpolitically correct. Le do una notizia: la stragrande maggioranza delle persone che popolano questo paese (ma forse questo mondo) fanno sfoggio di cinismo, menefreghismo e maleducazione, proprio come Lei che si diverte (?!) a sfottere due figlie costrette a fare appelli televisivi, ed altre cose che non vorrebbero fare, solo per non perdere un padre (che se morirà, morirà sul lavoro). E ciò perché le due ragazze non sono di suo gusto o perché Quirico non scrive bene. Io non so quasi chi sia questo Quirico, non ho mai letto La Stampa, ma mi stupisco che Lei spacci il suo testo odioso per un brillante commento. Dovrei ridere dopo aver letto le sue cose?
Ho letto anche qualche altro post precedente, in questo sito: testi per nulla originali, solo offensivi; anche nell’invettiva ci vuole intelligenza, stile e gusto. Bisogna molto applicarsi per criticare anche solo per il gusto di farlo; io qui leggo solo molta sciatteria, per tacer dei contenuti. Internet consente ad ognuno di rendere pubbliche le sue opinioni; una volta chi si chiudeva in una stanzetta per sfogare in penombra le proprie frustrazioni non aveva la dimensione pubblica della rete. Non era un bel mondo, quello? Senza che le opinioni di tutti fossero pubblicabili on-line e quindi pubbliche (ma senza il coraggio di firmarsi con nome e cognome), si stava molto meglio: io per esempio non avrei avuto l’incidente di imbattermi nel suo blog per caso e di provare ribrezzo e pena.
Ma io non faccio testo, era una vita che non mi fermavo a leggere un blog ed inoltre io sono favorevole a regole stringenti, secondo cui chi scrive su blog o similia deve essere registrato con nome e cognome ed altri dati; per me chi produce opinioni pubbliche scritte e quindi che rimangono nel tempo, deve essere sempre identificabile da chiunque legga.
Concludendo: se Lei non ha intelligenza, stile e gusto, che differenza c’è tra Lei ed un Borghezio qualsiasi? Si faccia aiutare da un Camillo Langone, che in confronto a Lei è il Marcel Proust dell’invettiva.
Le auguro tutto quello che Lei augura alle molte persone di cui scrive.
LeoNard pregiatissimo.
Che dire? mi ha colpito nell'intimo, nell'anima.
Mi sono vergognato di me stesso per ciò che ho scritto sino ad ora e, soprattutto, per il modo come ho scritto di uomini (squinziette "scazzate" comprese), fatti, avvenimenti e cose.
Non lo faro più. Contento? Meno male!
Credo e spero che si sentirà in qualche modo realizzato.
Ma, mi permetta, il blog "NAUSEA" è mio e su questo MIO blog scrivo ciò che mi pare e come mi pare.
Non ho la presunzione di volere a tutti i costi un pubblico che condivida o meno ciò che io scrivo nè, tanto meno, provvedo a pubblicizzare in qualsiasi modo lo stesso mio Blog.
Ho apprezzato e non ho potuto fare a meno di constatare che il suo autorevole rimprovero è stato postato alle ore 7,15 e spero che ciò non le abbia turbato il sonno.
Non ho assolutamente idea di come Ella sia finita in questo mio indirizzo e se la cosa l'ha turbata, francamente, me ne infischio (per non usare un altro termine più crudo).
Ergo, ritengo che della sua diarrotica (per usare un eufemismo simile al suo) filippica non so assolutamente che farmene.
Le consiglio, se mi permette, di cercare altre pagine da consultare ed altri "autori" da correggere o a cui suggerire le sue opinioni. Potrebbe, ad esempio,se crede, criticare il sig. Langone o, perchè no, lo stesso sig. Borghezio.
Credo di aver detto tutto e le auguro una felice serata.
AO60
Gent.mo LeoNar, lei ha scritto "...ma mi stupisco che Lei spacci il suo testo odioso per un brillante commento. Dovrei ridere dopo aver letto le sue cose?" Ma dove ha letto che io abbia di queste voglie? e poi, mi scusi, ma chi se ne frega se ella abbia voglia di ridere di ciò e di come io scrivo?
Ha inoltre aggiunto "... io sono favorevole a regole stringenti, secondo cui chi scrive su blog o similia deve essere registrato con nome e cognome ed altri dati... per me chi produce opinioni pubbliche scritte ...deve essere sempre identificabile da chiunque legga".
Mi permetta ancora una domanda: ma ha idea a chi possano interessare le sue opinioni del cazzo? Ed infine, per coerenza del suo credo e della sua altissima integrità morale mi chiedo se non riterrebbe opportuno firmare il suo commento con nome, cognome, indirizzo e, possibilmente, numero di cellulare e non con un vuoto, comunissimo, anonimo "LeoNar".
Cialtrone.
AO60
Alfa sembri me qualche anno fa... chi la fa l'aspetti! un saluto e un ruttino per te.
Shukran a te ma con la mano davanti la bocca. :-)
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