Tuesday, August 05, 2008

K2


Sul giornale di stamane, "La Stampa", viene riportata per intero la notizia delle fasi del recupero del nostro alpinista,"l'ironman della Valfurva", Marco Confortola.

Si dà ampio spazio ai particolari per il recupero, all'uso degli elicotteri, poi non permesso dalle cattive condizioni climatiche, agli uomini di diversa nazionalità e varia preparazione sia tecnica che medica che lo seguono.

Insomma il nostro "ironman della Valfurva" stà ponendo fine alle tribolazioni che la scalata del massiccio ha imposto.

Il fratello rassicura l'Umanità e l'Eterno che "Marco sta bene, l'ho trovato arzillo". Meno male!

Sempre nel corpo dello stesso articolo, quasi alla fine vengono riportati alcuni numeri, semplici numeri, non importanti per l'impresa del nostro ironman della Valfurva :"il bilancio finale è di 11 morti" e poi anche: "Si piange in Corea del Sud, in Serbia, in Francia, in Irlanda, in Norvegia, da dove erano partite le spedizioni, ma anche in Nepal e in Pakistan, paesi di origine dei quattro portatori scomparsi sulla montagna".

Come dicevo, semplici numeri e basta. Niente di particolare!

"Due di loro sono morti mentre cercavano di salvare i propri clienti con un ultimo e fatale gesto di altruismo".

Toccante anche se vagamente melò!

Al 'Gilkey Memorial', a due passi dal campo base, si piazzano le targhe commemorative (semplici piatti di alluminio su cui è inciso con un chiodo il nome delle vittime).

Gente rude! Gente di montagna! Uomini duri gli ironmen della Valfurva!

Dei quattro portatori nepalesi o pakistani si sconoscono anche i nomi e vorrei conoscere per quanti dollari si sono arrampicati sul K2 carichi come muli. Credo pochi se non pochissimi e poi,
chissenefrega sono poco più o poco meno che numeri in un foglio di giornale!

L'importante è che il nostro "Mazinga Zeta" stia bene e come si apprende dalla notizia che tutto il mondo aspettava giunta via radio dalo stesso "ironman della Valfurva" :"Non ho mai mollato in vita mia, non mollo sicuramente adesso".

Più che una nota del carattere del nostro sembra un oscuro futuro presagio!

Ma gli ironmen della Valfurva non potrebbero pensare di andare al mare in estate? di stare sotto un ombrellone? i nostri Ufo Robots non potrebbero andare ai laghi con i loro ironbabies della Valfurva e giocare con loro o abbracciare e litigare con le loro Ironladies della Valfurva o con i propri Ironbrothers della Valfurva o Ironfathers della Valfurva senza massacrare le scatole al resto dell'umanità e procurarmi queste spiacevoli sensazioni di

NAUSEA
:-(

1 comment:

alfaomega60 said...

E' proprio di ieri la notizia dell'incidente in montagna dove sono morti diversi scalatori. Alla spedizione faceva parte il nostro eroe della Valfurva Marco Confortola rimasto, nell'occasione, indenne.
Ho ormai certezza che questo nostro eroe porti sfiga e lutti. Dovrebbe farsene una ragione. Speriamo!