Ultimamente ho dovuto viaggiare in treno e, come succede in questi casi, prima della partenza si fanno scorte di giornali, riviste, acqua, un blocchetto per gli appunti - questa è una mia mania personale - e, se il viaggio è particolarmente lungo, un libro.
Il mio era un viaggio particolarmente lungo e quindi ho acquistato per 8 euro un libricino da stazione FS, edizione tascabile.
Per quel motivo che è da ricercare in non so quale meandro della mente o per il fato che gestisce le umane cose o, semplicemente, perchè non mi andava di leggere qualcosa di eccessivamente impegnativo, ho acquistato "Perchè gli inglesi non usano il bidet - la prima guida presuntuosa e irriverente ma indispensabile (a differenza delle altre) per capire, con ironia, la Gran Bretagna-" di Paola Guagliumi Casa Editrice - La Stampa Alternativa strada Tuscanese, km 4,800 01100 Viterbo (comunico l'indirizzo sperando che qualcuno possa appiccarvi fuoco mentre il consiglio di amministrazione, l'amministratore delegato e le maestranze vi stanno dentro).
Tempo addietro avevo letto "Inglesi" di Beppe Sergnini, un libro godevolissimo che raccomando, e quindi speravo che quello della Guagliumi fosse sullo stesso genere ed invece... niente da fare. Si è rilevato solo un oggetto rettangolare pieno di pezzettini di carta.
Il libro, composto da 116 pagine delle dimenzioni 12 x 17, si articola in 12 capitoli e 68 voci oltre all'Introduzione ed al Glossario mette in evidenza come il popolo britannico è più bello, più sexy, più culturale, più aperto di qualunque altro e del nostro in particolare e questa analisi,ed il tutto per descrivere i pruriti sessuali dell'autrice che sarebbero giustificati se si trattasse di una adolescente ma che hanno la conseguenza di arrecare un fastidio a chi legge non da poco anche perchè la giovinetta dovrebbe avere 35 anni.
Per ogni pagina che leggi pensi a cosa avresti potuto comprare o come avresti potuto meglio spendere quegli 8 euro maldestramente usati per comprare 'sta merda.
In breve: Il libro è uno schifo!
Non c'è scritto nulla e quel nulla è scritto anche male.
Ad esempio:
"Ma nel fondo più recondito del mio amore per la musica britannica riposa un sogno.....Questo sogno è sposare una popstar britannica.....accetto anche la convivenza senza matrimonio..."
oppure:
"I maschi inglesi sono ragazzi quanto basta per farvi perdere la testa......niente da fare i maschi inglesi.....risultano in genere più maturi ed indipendenti dei loro coetanei italiani"
o:
"Quanti secoli di storia è che il maschio latino vive di rendita su una immagine virile, affascinante........Tuttavia, scusate maschietti italiani, gli inglesi, in fatto di sesso , ne sanno più di voi"
e:
"Non solo il maschio inglese manda in frantumi il mio orgoglio femminista, ma intacca addirittura la mia coscienza antirazzista, facendomi mormorare sovrappensiero, abbacinata da tanta beltà, che forse c'è del vero nelle teorie sulla superiorità della razza".
ed anche:
"Avrete capito che il mio atteggiamento verso i maschi inglesi tende all'ammirazione incondizionata, parziale, a tratti esagerata, spesso irrazionale, qualhe volta ingiustificabile".
addirittura:
"Perchè se prendi quattro ragazzini britannici, gli metti in braccio delle chitarre , di fronte dei microfoni e dietro una batteria, ottieni subito un gruppo fico che suona bene e appare anche meglio, mentre se fai lo stesso con quattro ragazzini italiani ottieni nel migliore dei casi un triste spettacolo?......D'altra parte, loro ascoltano i Beatles fin da piccoli, noi ascoltiamo Baglioni fin da piccoli".
Credo che non sia il caso di continuare oltre!
Adesso chiedo al popolo del blog se qualcuno può aiutarmi a rintracciare la stronza, mi riferisco a Paola Guagliumi, e se quel qualcuno può fornirmi che so? un numero di telefono, un indirizzo, un luogo ove lavora, un'amicizia italiana qualunque cosa insomma e ciò non per poterla uccidere nel sonno, cosa che sarebbe sano e giusto, o bastonarla sino a renderla paraplegica, cosa che sarebbe umanamente corretta, o di farla piangere in qualche modo, cosa che spero tantissimo ma, e dico, ma solo per farmi restituire i miei otto euro!
Nauseante!
:-(