"19 ragazzi eccezionali. Non ho proprio nulla da lamentarmi. Un concentrato di ottima educazione, preparazione e, soprattutto, di attenzione verso i programmi della scuola e la solidarietà con la classe. Si. Certamente non sono tutti allo stesso livello. C'è chi è più preparato e chi quel tantino meno ma la solidarietà tra i compagni fa si che con l'aiuto degli altri quei pochi raggiungono comunque livelli di preparazione accettabili".
Si parla così a cena in casa di amici e Maria, una insegnante di matematica di 4° liceo scientifico, così parla della sua classe " eccezionale".
Mi piace sentirla parlare e mi piace anche immaginare una scuola diversa da come la conosciamo o da come i media ce la propongono.
"Due ragazzi, solo due ragazzi, di questa mia classe non raggiungono la sufficienza nella mia materia. Ed anche in qualche altra, a sentire i miei colleghi. Ma non me la sento e non ce la sentiamo di "bocciarli", anche se lo meritano. Sarebbe un trauma per loro e per i loro compagni. Vedrebbero così finire una amicizia, una solidarietà, che va avanti già da quattro anni. No. Non ce la sentiamo proprio! Sarebbe una cattiveria immane. Piuttosto impiegheremo, io e i miei colleghi, qualche ora in più di lezione per questi due ragazzi per portarli a livelli di preparazione accettabili ma non sopporto l'idea di far ripetere a loro l'anno scolastico. Sarebbe una cattiveria verso il resto della classe. No. Proprio no"!
L'annuire, con il gesto del capo, dei miei amici e delle loro mogli è un segno evidente di apprezzamento per il gesto che Maria, ed i suoi colleghi, si propongono.
La solidarietà è sempre ben vista come un gesto disinteressato, nobile e come tale va premiato e Maria, con un gesto misto a orgoglio e misericordia, accetta i taciti complimenti di noi tutti. Di quasi noi tutti. Perchè io, ad un tratto, o perchè non riesco a tacere o perchè il Nebbiolo, quell'ottimo Nebbiolo, oltre ad essere eccezionale era quel tantino di troppo sincero ed alcoolico, chiedo a Maria: "Ma, dimmi un po'! Non è che, per caso, bocciando, tu ed i tuoi colleghi intendo, questi due ragazzi, avresti, l'anno prossimo, una classe di 17 alunni che sarebbe, per forza di cose, accorpata con altre e, quindi, alcuni di voi insegnanti, sareste trasferiti in altri istituti scolastici della città o, peggio ancora, della provincia"?
"Ma che dici? Che c'entra? Ma, guarda un po! Che debbo sentire"! ripete Maria senza, comunque, rispondere alla mia domanda. "E poi ci lamentiamo perchè va tutto così male! Ce lo meritiamo proprio questo governo e questa gente! Non abbiamo più nè valori nè democrazia"! Continua alzando ancora di più la voce ma avendo cura di non rispondere.
Tutti noi abbiamo comunque capito la verità ed il compito di togliere me dall'impiccio e calmare il clima che si è creato spetta Veronica, moglie del mio amico e padrona di casa, che porta in tavola un fantastico pasticcio di lasagne molto più genuino anche se meno unto di solidarietà e buoni proponimenti.
Credo che avrò un'amica in meno e mi accorgo che Maria haNAUSEA
:-(
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