Sunday, September 20, 2009

ONORE E GLORIA

Sei paracadutisti della Folgore, in Afghanistan, sono morti dilaniati da un attentato kamikaze. Sei ragazzi non ci sono più!

Questi i fatti, nudi e crudi.
Le parole, le parole vuote, pompose ed astratte lasciamole ai tromboni di Stato che da qui a poco riempiranno le pagine dei giornali e le televisioni.
Molti hanno scritto che per questi giovani il loro compito specifico su quel territorio, fatto di deserto, di montagne e di oppio, era di contribuire al processo di pace e di democrazia.

Non ci credo perchè non è così!

Quei sei poco più che ragazzi erano uomini che avevano rovistato tra i pochi sacchi di rifiuti alla ricerca di un lavoro.
Come sempre accade nel sud Italia, hanno trovato solo alcune uniformi ed allora hanno scelto quella a loro più consona, più congeniale , più elegante se vogliamo! Si sono vestiti da parà della Folgore.

Con quell'uniforme hanno cercato di realizzare qualche sogno: un matrimonio, una famiglia, una casa.

Ma anche i sogni hanno un prezzo che va pagato con denaro, solo con il denaro. ed un po' di denaro in più arriva dalle missioni all'estero; in Iraq, in Afghanistan, in Kosovo, in Libano.

Ma oggi quei sei ragazzi non ci sono più ed in compenso sfileranno, dietro le bare, i tromboni di Stato con il loro dolore finto dipinto sui visi, le voci rotte dalla vecchiaia più che dall'emozione, la loro retorica e le televisioni del dolore, che agiteranno i loro obbiettivi alla ricerca di una lacrima, di un pianto, di uno svenimento.

I soliti idioti che a suo tempo scrissero "10.100.1000 Nassirya" oggi hanno scritto "- 6". Pezzenti! Miserabili idioti! Di loro non resterà null'altro che il fastidio della loro presenza.

Ma mi colpisce e mi offende la frase di un sacerdote, un uomo di chiesa "... non sono altro che mercenari". Smetto. Ho

NAUSEA