Il Governo è appena crollato miseramente, affossato dalle stesse coloratissime e strane alleanze, colpito a morte da due virus capaci di celarsi e trasformarsi quando l'ambiente non è a loro più favorevole ed idoneo e dalle 281 pagine di un programma cretino che doveva accomunare tutta l'Armata Brancaleone, che sulle TV, sia di stato che pubbliche e cioè pagate dai contribuenti con 106,00 euro annuali di abbonamento, ricompaiono le stesse facce, con le stesse amenità un po' ritoccate, un po' incipriate, sempre con nuove ricette miracolistiche per l'economia, per la famiglia, per il lavoro ed altro ancora.
La star onnipresente dei media è Bertinotti. Lo trovi ovunque e quasi sempre in seconda serata, forse perchè è chic!.
Ieri era a Matrix che, intervistato da un ridanciano Mentana, elencava i problemi dei lavoratori che non raggiungono la fine del mese - che noia! - che rischiano la vita nelle fabbriche - che barba! - che rischiano il posto di lavoro - che palle! - il tutto con una "R" moscia che sa poco di popolo ma, come dire, è così chic!
Altra star è Casini. Orfano di padre e di partito cerca sponsor e voti e quindi anche lui elenca con promesse per la famiglia - che noia! - per il lavoro - che palle!.
Meno male che c'è Berlusconi. Anche lui si fa vivo. Non un programma! Non una certezza! Ma almeno, sorridendo, promette interventi per la famiglia - che noia! - per il lavoro - che palle!.
Basta con la politica ed i politicanti!
C'è il Festival di Sanremo con una media di 9 milioni di ebeti italiani che lo seguono attaccati al video. Canzoni assurde, brutte e di una noia mortale. Cantanti stupidi che stanno al gioco del presentatore rispondendo con delle battute da suicidio. Pazzeeeeesco! Scleranteeeee! .....come dicono le italiche squinziette che riempiono le nostre città!
Mi chiedo: Ma non era meglio quando il presentatore di turno, con il suo completino da sera, si presentava sul palco e rivolgendosi ad un pubblico, venuto lì per assistere ad uno spettacolo di canzoni, leggeva da una cartella "di Tizio, Caio, Sempronio, "Amore, sole, cuore", dirige il Maestro Bombardone, canta Francesco Vattelapesca". Quindi entrava lo stronzetto che ragliava quelle quattro strofe, accompagnato da più o meno quattro note stonate ed al termine della fatica - ma guarda un po' cosa dico! -, raccoglieva gli applausi e se ne andava a fare in culo una volta per sempre?
Ed invece oggi c'è sempre lo stronzetto che raglia sempre le sue quattro strofe sempre accompagnate da quattro note stonate ma, prima di raccogliere l'applauso di un pubblico annoiato, venuto lì perchè è chic!, ed ancor prima di andarsene a fare in culo una volta per sempre deve sorbirsi e farci sorbire le battute del Pippo televisivo che, ad onor di cronaca, mai nessuno è riuscito a far ridere.
Poichè ho avuto modo di leggere quanto costa il Festival italiano agli italiani e, credetemi, la cifra è, come dire!, cospicua, a 6 zeri, non sarebbe opportuno o, forse è opportuno dire sacrosanto fare smettere questa idiozia che continuiamo a chiamare Festival della Canzone Italiana, mandare a nanna i 9 milioni di ebeti ancora attaccati al video e cacciare a calci nel culo i Pippi, i Mike, le vallette brune e more e tutto il Circo Barnum di cui stiamo parlando?
NAUSEANTE
:-(