Friday, July 28, 2006

L'INFAME

Giocando a poker ho imparato che non è proprio necessario avere cinque buone carte per vincere ma è importante che gli altri giocatori abbiano una buona mano da venire al gioco e soprattutto è importante avere coraggio ed una mimica facciale da ingannare i compagni di tavolo. Non è il caso che mi stia a dilungare troppo sulle complicazioni storiche del Libano e sugli aspetti di fantapolitica che sicuramente altri sapranno fare meglio di me ma, al contrario, intendo evidenziare su ciò che il Libano era e che sarebbe stato se non si fosse seduto a quel tavolo con bari e canaglia.
In breve; il Libano era considerato la Svizzera del Medio Oriente, per altri la Parigi del mediterraneo. Era un paese proiettato al futuro, dove arabi e cattolici convivevano con la grazia che solo il denaro sapeva far risaltare. Infatti molti nostri finanzieri ruspanti - mi viene in mente Felice Riva, ad esempio - preferivano sfuggire alle inclemenze della lenta e spaghettara giustizia italiana espatriando in quel paradiso fiscale. Ma poi.... poi....
I Palestinesi, da sempre in lite con il popolo di Israele e scacciati in ogni modo dagli ebrei, preferirono fuggire, anche per riorganizzarsi, in territorio libanese. Il Libano accettò quel tipo di diaspora ma solamente per ricevere i benefici che i fratelli arabi avrebbero potuto offrire. Benefici consistenti in denaro, denaro ed ancora denaro. A quel tavolo di poker si sedettero anche altri stati come ad esempio la Siria, della quale una mia lettrice ne decanta le lodi e la cultura, la Giordania, credo, ed anche la Libia ed altri ancora che io mi ostino a chiamare canaglia. Il povero Libano si accorse quasi subito, ed a sue spese, che non aveva le carte per affrontare quella partita nè lo sguardo che da freddo e spietato come sarebbe dovuto essere era impaurito ed ammalato. Il povero Libano si annoiò quasi subito di quel gioco ed invitò i compagni di tavolo a ritornare alle loro case. Ma, purtroppo, quei figli di Allah non accettarono ed il povero Libano fu allora che si accorse che aveva coltivato un cancro ed adesso doveva aspettarsi il peggio. Fu guerra! Guerra civile! pesante, lacerante, crudele guerra! con bambini morti e bruciati (così la mia sadica lettrice è contenta). Finalmente questa guerra sembrò finire ma evidentemente non era stato tolto il panno verde da quel maledetto tavolo ed infatti, dopo circa un ventennio, Hezbollah vogliono dar carte e la Siria, che sempre la mia lettrice ne decanta le lodi e la cultura - tanto cos'ha da fare? -, sta lì seduta al gioco e l'Iran fa da compagnia ed Israele manovra ai bordi di quel tavolo per evitare, in qualche modo, che quel gioco possa arrecargli danno. Come andrà a finire? Non si sa! a quel tavolo siederanno anche i caschi blu dell'O.N.U. - Italia compresa - per ritardare il gioco e cercando di evitare o, quanto meno, alleggerire i conflitti ma ci saranno comunque vittime e lutti.
....e bambini bruciati che la mia lettrice, negli spazi che non decanterà le lodi e la cultura della Siria, potrà apprezzare!
Voglio concludere con un rutto: as-salam ‘alayk, wa as-salam ‘alayk wa rahmatu Allah wa barakatuhu

:-(

4 comments:

Manuela Scebba said...

cosa significa essere stati canaglia alfaomega?
significa per caso pretendere che un organismo internazionale funzioni? o pretendere di nn farsi svaliggiare i territori dagli israeliani ( vedi Golan x la Siria e Sheba farm x il libano).
La guerra purtroppo si nutre dell'essenza del mondo ed e' impossibile debellarla, ma a mio parere se le persone che si credono intelligenti riuscissero a superare le questioni razziali nei confronti dei musulmani e capissero le loro esigenze territoriali e il loro orgoglio calpestato da potenze occidentali e israeliane, forse si arriverebbe a una mediazione che potrebbe soddisfare le parti in causa?
in ogni caso io non difendo la Siria, ma amo la gente che sta qui e la ritengo molto piu' aperta alla diversita' di quanto non siamo noi italiani. Ricorda che fare il turista in medio oriente e' differente da vivere e conoscere il modo di essere di questa gente...

alfaomega60 said...

Per quanto mi è dato a sapere, e tanto a me basta senza ricorrere ad approfondimenti che comunque a nulla varrebbero contro la mia convinzione e sulla distinzione tra uomini e capre - scegli tu chi sono i primi e chi le seconde!-, le alture del Golan come pure Sheba farm sono state occupate dagli israeliani probabilmente anche per le risorse idriche a cui forse vorresti alludere ma e principalmente per il punto di vista strategico essendo proprio alture e quindi militarmente importanti per la DIFESA del terrirorio di Israele. A conforto di quanto affermo è, ripeto questa resta una mia interpretazione dei fatti, che il Golan è stato occupato nel 1981, 25 anni addietro, e gli Stati del resto del mondo non si sono proprio prodigati affinchè gli aggressori restituissero quei territori.
"...ma amo la gente che sta qui e la ritengo molto piu' aperta alla diversita' di quanto non siamo noi italiani." non c'è da stupirsi. Conosco gente che si accompagna a branchi di cani e dicono la stessa cosa!
Io ero un turista in quelle zone e mi interessava vedere le cose, le architetture, tutto ciò che, insomma, aveva una valenza, uno spessore, una importanza. Della meschina umanità presente in loco non ero interessato in quanto non aveva nulla da offrirmi nè io da dare!

p.s. Ti piace la mia nuova veste grafica? Carina vero?
:-)

Manuela Scebba said...

ke bello sai mi piacerebbe occupare la tua terrazza xche' e' piu' panoramica!!!!ma che dici?

alfaomega60 said...

Non hai alcun motivo di "occupare" la mia terrazza dal momento che non costituisco una minaccia per te o per i tuoi cari, cara la mia garrula ed inconsistente bloggista!
Israele, e ne sono certo e prego che non sia vero, sarà la nuova Poiters!
:-(