Tutto è fermo come il tempo che quell'orologio della vecchia torre non riesce più a segnare, come quelle ore che quell'orologio non ha più e sembra indicare da una parte la materia fatta di storia, di forme ed eleganza e dall'altra lo spazio, il vuoto e il nulla.
La terra ha tremato e trema ancora.
No, non è un film ma un dramma reale. Una lama arroventata che ti trafigge il fisico, l'anima, i sogni. Un freddo uncino che ti strappa dalle cose, dal mondo e dagli affetti.
Gente buona, gente dell'Emilia. Gente che non si piange addosso che vuole già ricostruire nonostante la terra, la stessa buona terra che ha dato sino a ieri sicurezza e ricchezza, oggi continua a donare scosse come un cuore aritmico e tachicardico al tempo stesso.
Un giovane, ad una orrida TV e ad una accattona, con un microfono in mano, in cerca di emozioni, dichiara, con la serenità che solo lo sconforto delle circostanze riesce a conferire, che avrebbe dovuto sposarsi a metà giugno e, testardo, nonostante gli eventi, non avrebbe ritardato il matrimonio ma avrebbe rinunciato al modesto sfarzo per il quale ha risparmiato: ora che è disoccupato, adesso che non ha alcuna sicurezza per il futuro, almeno per l'immediato futuro.
Brava gente quella d'Emilia, attiva, sociale e collaborativa. Come i Vigili del Fuoco che non conoscono turni o i volontari pronti a far qualcosa di utile, a presidiare una zona rossa.
E come da antologia di queste occasioni si sente di sciacalli in giro per rubare qualcosa a quella gente o di altri ancora più orridi che approfittano della situazione di estremo disagio: pane venduto a 10 euro a chilo o roulotte in affitto a 300 euro a giorno.
Il mio stomaco è messo a dura prova quando un canide con un diploma agrario o giù di lì comprato chissà in quale CEPU parla di prevenzione terremoti e di un suo sistema infallibile che permette di salvare vite umane. E' pura prassi. La bestia spunta ad ogni occasione buona e trova sempre qualche supporter pronto a riconoscergli intelligenza e meriti.
Ma il mio stomaco si contrae quando a parlare del sisma è Barbara Palombelli, la diletta moglie di un inutile e stonato trombone della Repubblica, Rutelli. L'oscena mammifera parla di tutto con vacua competenza e falsa umiltà, sia di sport che di politica piuttosto che di terremoti e lutti.
Ho sempre più
NAUSEA
:-(