La figlia di un mio amico per dire di non aver capito bene un argomento, un tema o, comunque, un discorso usa una espressione colorita ma di sicuro effetto: "Non c'ho capito una cippa lippa !". La frase rende l'idea in tutto il suo insieme.
Bene: anch'io non c'ho capito una cippa lippa!
Leggo che "Facebook è una piattaforma sociale che ti consente di connetterti con i tuoi amici e con chiunque lavori, studi e viva vicino a te". Non ho proprio tanta dimestichezza con questo genere di connessione informatica ma ho avuto anch'io la curiosità di provare ad entrare in questo mondo molto popolato e, per certi versi, assurdo.
Dopo la registrazione ho seguito i consigli di ricercare i vecchi amici e compagni di scuola e ciò che mi ha sorpreso è che molti di quelli che cercavo erano lì presenti. In orario di lavoro ed ufficio "ho richiesto la loro amicizia" che dopo qualche ora mi è prontamente giunta, segno evidente che molta gente, o almeno molti miei conoscenti ed amici, non hanno proprio nulla di meglio da fare che stare incollati di fronte ad un monitor ed a una tastiera di computer. L'indomani, aprendo la "mia pagina", trovo cinque messaggi.
La curiosità è donna ma io avrò sicuramente qualche ormone femminile di troppo e la cosa mi preoccupa. Apro i messaggi e trovo due richieste di amicizia di persone che mai ho conosciuto in vita mia, due inviti a giochi di società - Hotel city e Pet society - e un "chi sei"? Non conosco chi scrive e diffido sempre a presentarmi per primo. Gioco, invece, con Pet society. Capisco subito che si tratta di un giochino noioso che ha il pregio di inebetirti ancora di più di quanto possa tu stesso pensare. Dopo qualche giorno rientro nella mia pagina e leggo: "Giovanni Tizio e Mauro Caio hanno commentato la foto di Giovanna Sempronio". "Ma che me ne frega"! dico tra me e me.
Scorro la mia pagina e: "Mario Lavezzi ha taggato una foto". Taggare, cosa significa taggare? Non mi va di approfondire. Continuo a scorrere la pagina e trovo due notifiche e mi accorgo di avere 158 amici. E chi lo avrebbe mai detto! Non ho il tempo di rispondere e scrivere qualche rigo che subito altre richieste di amicizia arrivano e domande impertinenti mi fanno credere di non essere poi tanto "antico". Solo dopo ho saputo che quelle ultime domande facevano parte di sondaggi della "piattaforma sociale" che nulla avevano di statistico o di scientifico ma erano un passatempo. Già! un passatempo non molto dissimile da una vecchia "catena di sant'Antonio" di una volta.
Non ne esco più ! Come si fa a smettere ?
Rispondo alle ultime due richieste di amicizia, scrivo qualche parola nella bacheca di chissà chi è, dò da mangiare ad un cavallo della Pet Society e chiudo tutto. Ho
NAUSEA
:-(